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martedì 3 ottobre 2017

Recensione: L'AMORE È UN ATTIMO di JESSICA PARK


Salve Readers, la recensione di oggi è su un libro edito da Sperling & Kupfer e scritto da Jessica Park, Caterina che lo ha letto per noi pare esserne rimasta molto colpita, andiamo a scoprire subito il perché...

TITOLO: L'AMORE E' UN ATTIMO

AUTORE: JESSICA PARK

GENERE: NEW ADULT

EDITORE: SPERLING & KUPFER

DATA D'USCITA: 26 SETTEMBRE 2017

AUTOCONCLUSIVO


Adottata all’età di sedici anni, dopo una vita trascorsa a passare da una famiglia all’altra, Allison è determinata a tenere gli altri a distanza. All’inizio del suo terzo anno di college, si rende conto però che scomparire agli occhi del mondo, e nascondersi tra le note dei suoi auricolari, non è poi così facile. E così, un pomeriggio, suo malgrado, Allison viene trascinata in un esperimento: improvvisamente, si ritrova di fronte a una folla di spettatori, costretta a interagire con un perfetto sconosciuto per tre minuti. Ma né lei, né Esben Baylor sono preparati alle conseguenze di quei 180 secondi. 180 secondi snervanti ed elettrizzanti che per Allison saranno solo l’inizio per capire se per lei è finalmente arrivato il momento di credere in se stessa, negli altri e, soprattutto, nell’amore.

Tre minuti. 180 secondi. Questo poco tempo può cambiare una vita? Il tempo di scambiarsi un bacio, di incontrare una persona che diventerà importante nella tua esistenza... 
A volte mi chiedo se non siano proprio queste idee intriganti che fanno grande un autore.
Non ho un rapporto di amore indiscriminato con la Park, a volte ci metto un pochino per essere catturata dai suoi romanzi, anche se alla fine ne sono sempre soddisfatta.
In questo caso è stato amore a prima vista, già il titolo originale "180 seconds" mi aveva catturato. Non avrei potuto non leggerlo. 
Questa è una storia che parla d'amore, di perdita, di amicizie vecchie e nuove e, cosa più importante, un percorso emotivo e di crescita alla ricerca della felicità.


Allison Dennis è una studentessa universitaria che vive la sua vita nella paura. Paura dell'ignoto, paura del rifiuto. Dopo aver passato tutta la sua esistenza fino agli anni del liceo in affidamento passando da una casa all'altra ha deciso che non vale la pena avere interazioni con le persone. Gli unici esseri umani che accetta nella sua vita sono il padre adottivo Simon e Steffi, la sua migliore e unica amica con la quale ha condiviso la sua infanzia e spesso le varie esperienze di affido per le quali è passata. Steffi e Allison sono una famiglia. Steffi è l'unica persona a cui Allison ha davvero aperto il cuore. Ha bisogno di lei come dell'aria che respira, è sua amica, sua sorella, sua madre, il suo mondo.
Le cose nella vita di Allison cominciano a cambiare quando viene tirata dentro a una specie di esperimento sociale. E' qui che incontra Esben. 180 secondi è la durata dell'esperimento e vi assicuro che questi tre minuti sono così coinvolgenti ed emozionanti da lasciare senza fiato. Gli sguardi che parlano per loro sono qualcosa di incredibile.
La Park ha trovato un modo quasi commovente per far interagire i protagonisti. Nessun'altra situazione probabilmente mi avrebbe convinto avendo avuto modo di conoscere Allison. Il lettore avverte sulla propria pelle l'intensità del momento, la rabbia che man mano si trasforma in una scintilla per diventare una potente connessione che i due condividono. Credo che sia una di quelle scene che rimarrà a lungo nel mio cuore. 
Con l'incoraggiamento di Steffi, Allison comincia ad affrontare le sue paure e si dà la possibilità di fidarsi, di amare, di tornare a vivere.  


Vedere il suo cambiamento è una cosa meravigliosa. Allison, man mano, con l'aiuto di Esben capisce che c'è tutto un mondo al di fuori delle quattro pareti della camera del suo dormitorio. Esben Taylor è il fenomeno dei social media, è dolcissimo e persona più giusta di lui per ricomporre l'animo frammentato di Allison non poteva esistere. Lui le mostra la gente, tramite i suoi esperimenti sociali, Allison conosce, vede tante situazioni, tristi, toccanti, gioiose, la gente apre il proprio cuore e racconta i propri segreti a Esben che cerca nel suo piccolo di fare qualcosa.
Questo libro è tante cose, i vari tipi di amore: tra un padre e una figlia, tra amici, tra ragazzo e ragazza, ci mostra la gente, i loro percorsi e ci spiega perché spesso si diventa quel che si è...  
180 seconds, scusate ma non riesco a chiamarlo diversamente, ha riempito il mio cuore di speranza. Ho riso, pianto, gioito e sofferto con questi meravigliosi personaggi, protagonisti e non. Ho adorato Esben e Allison, ma anche Simon il padre adottivo di Allison, Steffi e Kerry la sorella di Esben. 
Non è un libro triste ma non potrete non piangere e disperarvi, anche se vi troverete spesso a sorridere. La scrittura della Park è perfetta, si sposa meravigliosamente con la narrazione, sono giusti i tempi, il ritmo, tutto. 


Per un attimo ho temuto l'esaltazione dei social, come se fossero la soluzione ai problemi di tutti. Ma anche qui la Park non mi ha delusa, andando avanti chiarisce senza ombra di dubbio i pro e i contro dei social e delle persone che li utilizzano. Sono un grosso mezzo per diffondere, che può aiutare ma anche peggiorare una situazione, tutto come sempre dipende dalle persone che ne fanno uso, da chi li utilizza e con quale scopo.
Un ultimo appunto è d'obbligo, questo libro è a tutti gli effetti un New Adult, ma essendo diffusa, seppur errata, la convinzione che un New Adult debba contenere al suo interno molte scene di sesso, volevo precisare che questo è un libro che può tranquillamente essere messo in mano a un adolescente così come a un adulto sia per i temi trattati che per il garbo con cui viene descritta l'intimità tra i protagonisti.
Quindi, leggetelo leggetelo leggetelo.


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